Cose di Casa nostra: gli dei sono tra noi!

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reati_contabili_contro_PADi Guido Di Stefano

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Ormai voliamo molto in alto, addirittura al di sopra di leggi, norme, regolamenti. Anzi, per essere precisi, coloro che “stanno sopra” non solo comandano noi piccoli sudditi ma sono riusciti a confinare lo spazio ed il tempo in un “unicum” per loro adimensionale: tutta l’isola e il suo tempo che (bene o male) fu, che (incerto) è, e che (improbabile) sarà sono lì perennemente davanti, plasmatori di un destino che non c’è.

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E davanti a loro hanno torto i nostri padri.

Infatti, a proposito di impegni – (progetti – programmi – proclami – dichiarazioni) inopportuni o semplicemente “intempestivi”, dicevano loro (i padri), nei tempi “bui” in cui il sesso del “bebè” si “apprendeva” alla nascita : “Ancora deve nascere e già si chiama Cola”. A parte l’attenuante generica degli inesistenti mezzi tecnologici di allora, hanno manifestato la loro scarsa propensione all’intuito dei grandi e la loro totale incapacità a dominare lo spazio ed il tempo.

Tempi che furono.

Ora i grandi (i potenti, i nuovi dei) affermano e dimostrano: “Anche se deve nascere può avere dei figli e, se proprio a voi sudditi interessa, si chiama Cola”.

Se vi ricordate abbiamo da breve ragionato su di una brillante operazione da noi denominata “taglia e cuci”, che comunque richiamiamo in breve ed in parte. Il nuovo Capitolo n. 377912 del Bilancio della Regione Siciliana è stato pubblicato (o per essere esatti, ha visto la luce della Gazzetta Ufficiale e ha iniziato a vivere) nella Gazzetta  Ufficiale della Regione Siciliana – Parte Prima n. 3  (alla pagina 10) il 17 gennaio 2014 con Decreto 27.12.2013 di “variazione al Bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2013; ma già al 31.12.2013 il mondo (la stampa) conosceva le fattezze del suo discendente, il D.D.G. n. 4322 del 31.12.2013 (generoso dispensatore di euro) che, almeno nei siti ufficiali, è stato presentato dopo il “papà”.

Sorvoliamo sul Bilancio 2014, la cui foto (pubblicazione nel sito istituzionale) è stata visibile ai trepidanti sudditi con soli 11 giorni di ritardo.

E veniamo al nuovo caso del “nascituro Cola” che vedrà la luce sulla Gazzetta dopo che i cittadini avranno saputo, in vario modo, dei natali di alcuni suoi “discendenti” .

Facciamo riferimento al D.A. n. 30 del 31.01.2014 dell’Assessorato per l’Economia (ripartizione fondi del bilancio 2014): non ha ancora visto la luce della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e già si incominciano a vedere i “pargoletti” decreti di impegno di spesa. Un giorno anche detto decreto vedrà la luce sulla GURS: sarà senz’altro un robusto pargolo, le cui fattezze vedremo comunque dopo numerosi suoi “discesi”.

E’ mai possibile?

Certo! Tanto se qualcosa si blocca o va male sono presto individuati i colpevoli: i dipendenti, possibilmente di ranghi inferiori e/o sgraditi! Che diamine dovevano saperlo che il Decreto “padre” doveva essere prima pubblicato sulla GURS per avere esso stesso e dare poi ai suoi “discesi”  validità giuridica. La nostra nota era solo un preavviso di prossima pubblicazione e non un ordine perentorio per impegnare l’Amministrazione!

Fortunati noi che siamo guidati da gente che vede, sa e può tutto! Gente che domina spazio e tempo, passato presene e futuro! Gente votata anima e corpo agli acquisti programmati e centralizzati in ogni caso, sempre e comunque, quasi imponendoci la divina previsione dell’imprevedibile a inizio dell’esercizio finanziario. Grandi e piccoli dei insomma,  che a volte posano lo sguardo compassionevole su noi comuni mortali, tuonando spesso con parole di disprezzo e condanna, perché non sappiamo “essere sudditi devoti” ma pretendiamo il rango di uomini liberi con il senso del dovere e con tanto rispetto verso gli altri.

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